Sfortunatamente, è ormai un dato di fatto che gli edifici scolastici vertono in condizioni non buone. Moltissime famiglie tutti i giorni mandano i figli in scuole che non sono adeguate ai minimi criteri in fatto di sicurezza antiincendio e antisismica. A molti è capitato di leggere una notizia sul giornale o seguire un servizio al tg che riporta di soffitti crollati in una scuola, infiltrazioni di acqua dal tetto, barriere architettoniche per i disabili anche meno gravi e via così. Il tutto è legato a una cornica mancanza di fondi e un progressivo spostamento degli investimenti verso altri settori.
Il patrimonio immobiliare scolastico è solo in parte antisismico e lo stesso discorso vale per i presidi antincendio costantemente insufficienti o mancanti di verifiche. Sebbene i dirigenti scolastici presentino richiesta di adeguamento, il tutto è inascoltato. Solo un terzo degli edifici, secondo gli ultimi dati raccolti da Legambiente, risulta essere protetto in caso di attività sismica. Per quanto riguarda l’antincendio, solo la metà degli edifici che ospitano alunni e studenti quotidianamente dispone di un certificato di prevenzione degli incendi.
Se da una parte i dirigenti e l’organico organizzano regolarmente esercitazioni in caso di emergenza, informano gli alunni, spiegano che cosa fare nel peggiore dei casi, sono le basi a esser carenti. Non esistono vie di fuga adeguate e i dispositivi di sicurezza sono privi di controlli regolari. A che cosa serve avere un estintore in corridoio se è scarico?
Insomma, forse vale la pena fermarsi e bloccare tanti progetti di modernizzazione informatica quando i veri problemi delle scuole riguarda la sicurezza. Ancora una volta, è evidente che sia poco utile avere un registro elettrico se poi le scale per i piani superiori si sgretolano, se le crepe nei muri sono in continuo aumento, se il soffitto si stacca in testa agli alunni. La strada da percorrere è ancora lunga e gli investimenti finalizzati al miglioramento della sicurezza scolastica risultano i prioritari. Vulnerabilità sismica e normative antincendio passano troppo spesso in secondo piano fino a quando capiterà la tragedia e molti pronunceranno la fatidica frase: si poteva evitare!