Si sente spesso parlare di musica classica, ma pochi sanno in effetti di cosa si tratta, essa riguarda quella parte del patrimonio musicale composta tra il 1700 ed il 1800, periodo in cui i diversi compositori cercarono di ottenere la perfezione dalle loro opere.

In  quell’epoca la musica ottenne riconoscimenti ed importanza, sino ad allora sconosciuti, diventando un linguaggio universale, in grado di colpire l’immaginazione e suscitare nell’animo umano sentimenti veri e nobili emozioni.

La parola classica è da intendersi come modello da seguire, come base sulla quale creare nuovi testi musicali, non a caso alcuni dei brani odierni si servono di pezzi di musica classica per le basi dei loro pezzi.

Questa forma di musica colta si sviluppò maggiormente durante il classicismo viennese, sotto forma di corrente romantica, molti furono gli artisti che abbracciarono questa nuova espressione dell’arte musicale.

Uno dei maggiori compositori romantici fu senza dubbio Franz Shubert, che seguendo le orme di Mozart e di Beethoven, sperimentò numerose molteplice generi e nuove forme di melodie.

Gli strumenti più comuni erano quelli presenti nell’orchestra, ai quali si potevano aggiungere  a volte: il pianoforte, il clavicembalo o l’organo.

Il repertorio classico è caratterizzato dalla complessità artistica spesso notevole, sempre alla ricerca di applicazioni  di tecniche e procedimenti complessi, le composizioni più difficili, ma anche famose sono: la sonata, la sinfonia, il concerto, l’opera e l’oratorio.

I soggetti principali della musica classica sono i personaggi della storia antica o della mitologia, ma anche scene di vita quotidiana, intese sotto forma di farsa, dove l’interprete oltre a saper cantare doveva essere in grado anche di recitare.